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      1967-68 – Quarti di finale della Coppa Mitropa. Il carcerato conosce il peso delle macerie: per averle create e per doverle ora ripagare con la detenzione; ma nulla può arrestare la grazia di Dio all’opera nei momenti più insperati e disattesi. Curiosità statistiche: nei professionisti ha giocato 2.676 minuti, equivalenti a più di 44 ore. Complessivamente il club si è aggiudicato 52 trofei ufficiali, 50 nazionali e 2 internazionali, che la rendono la squadra più vincente in Francia davanti all’Olympique Marsiglia (27) e una delle più blasonate al mondo. Macron è leader nelle sponsorizzazioni tecniche fornendo abbigliamento a oltre 60 top club in diversi sport. Però nelle vostre frasi – soliloqui, monologhi o confidenze fatte sotto banco – parlavate di solitudine, angoscia, tristezza, ansia, malinconia, fastidio, abisso, baratro. Forse non ci sono riuscito, però t’assicuro che m’è rimasta la bellezza di averci provato. Su internet le chiamano “Le uscite di Buffon” e fanno concorrenza addirittura a Geronimo Stilton: sono le sue perle di saggezza per ammaestrare gente comune e magistrati, colleghi e giornalisti, politici e commentatori tv. E quella palla di stracci e speranza rappresentava la nostra lingua in comune. 8- Nella maggior parte delle case non esistevano ascensori e nemmeno la vasca da bagno, c’era solo la tazza.

      Dimenticati tutto, ricordati solo la frase di A. France che ti scrissi alla lavagna il primo giorno delle superiori: “s’impara solo divertendosi”. Eppure non è bastato per arginare il “luogocomunismo” dilagante, anche in piena situazione di emergenza: “non li vogliamo”, hanno gridato al TG nazionale più di qualche abitante delle zone interessate. Le commesse ferroviarie diminuirono e ciò contribuì a peggiorare la già precaria situazione finanziaria della casa del Biscione. La Sampdoria vestirà una t-shirt eccezionalmente “crociata” mentre i padroni di casa avranno una divisa molto vicina ai colori dei doriani, celeste e con la tipica fascia appena sotto al petto. I primi gruppi ultras sono sorti tra la fine degli anni ’60 e l’inizio del decennio successivo, quando i giovani partecipavano attivamente alla vita politica, spesso in forme apertamente contestatorie e molto violente. In tempi recenti, le continue vicende legate a scandali su scommesse, partite truccate, gestioni economiche fallimentari, forme di corruzione, sino a episodi di razzismo e violenza e cadute di stile di svariato genere, mostrano inequivocabilmente una condizione di abbassamento morale e culturale. E’ davvero la rappresentativa di un popolo in cui convivono le associazioni mafiose, le scommesse clandestine, le partite e i concorsi truccati, le raccomandazioni e le differenze di trattamento, i leader che – come dice bene il nostro portierone nazionale – sono davvero convinti che a volte “due feriti sono meglio che un morto”.

      Eppure noi tiferemo per l’Italia, sopratutto per Capitan Buffon: perchè non potevamo avere leader migliore di lui nel continuare a mistificare una realtà ch’è davanti agli occhi di tutti. Perchè mai sdegnarsi di fronte ad una tale nazionale? E’ per il semplice fatto che quest’anno la Nazionale rappresenta come non mai il popolo che ad essa s’aggrappa per fare il tifo, gemere e piangere. A Coverciano ha fatto irruzione la Polizia: poveri loro, chiedevano solamente di essere avvisati prima in modo da farsi trovare col completo addosso, col gel sui capelli e la “fighetaggine” ad adornare il capo. Abbiamo l’obbligo di incoraggiarli perchè – parole loro – “sono stufi di essere sotto il tiro”. Perchè dietro le sbarre è solo rimanendo a contatto con il bene che l’uomo riconosce e si distanzia dal male fatto. Una rivolta silenziosa, spontanea, umanitaria; inarrestabile come appare il bene quand’è frutto di un cuore impossibilitato ad amare. Più di qualcuno s’è accorto che quel gesto era il memoriale evangelico della povera vedova che lo sguardo del Messia additò come esempio dell’Amore che non calcola.

      Hi, I’m Emilia