Maglie lotto calcio
Veronica Maglia nasce a Münsterlingen, nel Canton Turgovia, da genitori siciliani e si avvicina fin da piccola al mondo del calcio iniziando a giocare a 12 anni con i maschietti nelle giovanili della cittadina natale. Ad ottobre 2017 fu presentata – con testimonial Gianluigi Buffon – la maglia che l’Italia avrebbe dovuto indossare al campionato del mondo 2018 ma, un mese dopo, gli Azzurri mancarono, per la seconda volta nella loro storia, la qualificazione al torneo. L’unico giocatore a brillare fu ancora una volta Capuzzo con le sue 9 reti segnate, una delle quali in spettacolare rovesciata che valse la vittoria nel derby di andata con il Mestre. Nemmeno la nuova gestione riesce tuttavia ad evitare che il Venezia chiuda la stagione regolare al secondo posto, valido per l’accesso ai play-off, ove gli arancioneroverdi battono il San Paolo Padova per 1-0, ma perdono la finale regionale contro il SandonàJesolo per 2-3. Protagonista stagionale è l’attaccante Emil Zubin, capocannoniere del campionato con 25 reti. Nonostante un buon avvio il campionato 1979-1980 vide i nero verdi piazzarsi a centro classifica, con la punta Bresolin autore di ben 13 reti.
1922-23 – Unica iscritta al primo campionato sardo Terza Divisione e quindi vincitrice d’ufficio (1º titolo). Nella stagione 2006-07 il Venezia torna pertanto nel campionato di Serie C1 e si propone quale squadra di vertice: dopo aver collezionato un buon numero di pareggi nelle prime giornate di campionato, il Venezia inizia infatti a ottenere vittorie in successione, mostrando in particolare un rendimento eccellente nel proprio stadio, ove la formazione arancioneroverde riesce a rimanere imbattuta in gare ufficiali da settembre 2005 ad aprile 2007. Ad interrompere questa striscia positiva è un 1-2 subito nell’aprile 2007 contro la Cremonese, unica squadra capace di vincere a Venezia in tale stagione. Dalla 18ª alla 23ª giornata la formazione lagunare si issa in prima posizione nella classifica del proprio girone, seppur in coabitazione con altre formazioni. Sotto la sua gestione è protagonista il bomber Marco Veronese, autore alla settima giornata già di cinque reti: i veneti, pur se con risultati altalenanti, riescono comunque a tenersi nella parte alta della classifica. I lagunari riescono tuttavia a recuperare continuità nei risultati utili e a riprendersi la vetta solitaria, garantendosi infine la promozione in Lega Pro con una giornata d’anticipo.
Curiosamente in quell’annata con la retrocessione del Venezia coincise la promozione in Serie C1 del Mestre. 1979-80 – 3º nel girone C della Serie C2. Ad aggravare la situazione intervengono le parallele vicende imprenditoriali dei fratelli Poletti, che acuiscono il dissesto finanziario del Venezia, non più in grado di pagare gli stipendi dei giocatori, né di assicurare una corretta gestione delle strutture d’allenamento, cumulando peraltro nel corso della stagione 4 punti di penalità. Nella stagione seguente tornano a vestire la maglia nero verde i fratelli Carlo e Stefano Trevisanello, siti maglie calcio affidabili mentre il vero colpo è a centrocampo dove viene ingaggiato Francesco Guidolin. Situazione societaria che il 25 marzo 1983 trova una sua prima soluzione con il fallimento della vecchia società e l’assegnazione provvisoria della gestione ai fratelli Luciano e Gino Mazzuccato. Tribunale ordinario fallimentare di Varese, Fallimento n. Dal 2012 le maglie recano una versione semplificata dello stemma federale: scudetto rosso con bordi bianchi e profilo inferiore blu, con al centro il solo leone bianco (argenteo, secondo i canoni araldici) di Boemia.
Forte del ritrovato equilibrio amministrativo, l’Unione Venezia riaffianca il Treviso in vetta alla classifica e stacca le squadre avversarie; il secondo scontro diretto coi biancazzurri, giocato in uno stadio Penzo quasi esaurito (circa 6 000 spettatori, record stagionale per la Serie D) il 27 marzo 2011, si chiude tuttavia con un pareggio per 1-1 che sancisce il mantenimento della prima posizione per il Treviso. In vista della stagione 2010-2011 il patron Enrico Rigoni si dichiara non disposto a supportare il club veneziano in categorie superiori alla Serie D, rinunciando pertanto ad inviare la domanda di ripescaggio in Lega Pro Seconda Divisione, giudicata troppo onerosa. Si registrano al contempo variazioni nei quadri dirigenziali: il segretario Leandro Casagrande si dimette e passa al Treviso, mentre l’allenatore Favaretto viene esonerato e sostituito da Enrico Cunico, proveniente dal Montebelluna. Al contempo si verifica un’ulteriore ridefinizione dei quadri societari: gli imprenditori russi che prendono il controllo totale del sodalizio e rinnovano il consiglio d’amministrazione, estromettendo il D.S. Interesse che si concretizzò con l’acquisto dell’intera società all’inizio della stagione 1986-1987 che per i colori veneziani significò una vera rivoluzione sia nei quadri tecnici che dell’organico dei giocatori. L’incorporazione del Mestre nel Venezia determinò numerose reazioni negli ambienti dei due centri.
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